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GUIGLIA (MO) 2020
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QUALCHE ANNEDOTO
QUALCHE ANNEDOTO
In visita al castello di Guiglia con un tour organizzato dalla FAI. esperienza interessante in qunato il castello visitato da chi ti accompagna spiegandoti tutti gli annedoti, vale davvero la pena. ecco qalche nota generica tratta da wikipedia
Splendido fortilizio trecentesco, circondato da un caratteristico borgo, in provincia di Modena è il Castello di Guiglia, maniero dalla imponente mole che ne permette la vista da decine di chilometri di distanza. Dall'alto del castello si ammira una stupenda vista che abbraccia il corso del fiume Panaro e la pianura modenese. Qui si fondono arte, una storia illustre e l’incanto naturalistico. Famoso per essere stato la residenza estiva dei Marchesi Montecuccoli fino al 1796, il castello è anche detto “Conventino” da un convento di carmelitani fondato presso le mura nel 1632 da Francesco Montecuccoli.
Nel 1630 il marchese Francesco Montecuccoli iniziò un restauro radicale che trasformò l'antica rocca in sontuosa dimora nobiliare per la sua famiglia.
Si accede al centro storico di Guiglia dall’arco monumentale, dato 1710, con l’Aquila dei Montecuccoli e si sale poi al maniero tra case quattro-cinquecentesche. Il solenne portale in facciata introduce al cortile con loggiato a colonne e stucchi di un fastoso barocco simile a quello delle seicentesche dimore estensi; domina su tutto il possente torrione medievale.
Nel periodo bellico vi furono nascoste le opere d'arte della Galleria Estense di Modena e nel dopoguerra ospitò per brevissimo tempo un casinò.
Presso il castello si trova anche la chiesa della Beata Vergine di San Luca, ultimata nel 1715, che accoglie le tombe dei Montecuccoli. La famiglia Montecuccoli era devota alla Madonna di San Luca e per questo motivo l'Oratorio si presenta come una riproduzione in miniatura del Santuario di San Luca che si trova a Bologna.
La Torre del Pubblico, collocata davanti all'originario ingresso della rocca, ha pianta quadrata, un portale in cotto ad arco a strombo ed è sormontata dalla cella campanaria dotata di campana seicentesca. L'edificio attiguo aveva probabilmente funzione di Casella, il luogo in cui si svolgevano le adunanze della Comunità.