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ROSSENA (RE) 2020
ROSSENA (RE) 2020
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QUALCHE ANNEDOTO
QUALCHE ANNEDOTO
Molto affascinante. si assapora la curiosità ci cercare di capire com'era la vita all'epoca in cui era in piena attività. Alle spalle dello stesso un borgo caratteristico, molto carino.
Nel borgo di Rossena si trovava un possente castello, forse tra tutti il più bello e meglio conservato dell'intera area matildica.
Esso sorge su una rupe vulcanica dal particolare colore rossiccio dalla quale si domina un paesaggio unico e irripetibile, che abbraccia un ampio tratto della pianura e della dorsale appenninica Tosco-emiliana.
Nel secolo XI esso apparteneva a Bonifacio di Canossa, e nel XIII secolo fu incamerato dai Da Correggio che lo tennero fino al 1612, quando passò al ducato di Parma e nella prima metà del XIX secolo ospitò la duchessa Maria Luigia d'Austria, allora signora di queste terre.
Parte della costruzione risale al X secolo: si tratta del mastio, tipologicamente simile alla vicina torre di Rossenella e con essa probabilmente destinato alla difesa del castello di Canossa posto più a monte. Esso mantiene invariato il proprio ruolo militare fino alla seconda metà del secolo XVIII, periodo nel quale fu trasformato in residenza; testimoniano questo passaggio le iscrizioni e l'apparato decorativo rinvenuti in alcuni ambienti in occasione del recente restauro. L'immagine austera del complesso fortificato è dovuta soprattutto al susseguirsi delle cinte murarie: la prima da cui tuttora si erge la parte rimasta del mastio, delimitata dalla piazza d'Armi; la seconda cinta con alte cortine murarie, realizzata per la difesa piombante e la terza con i bastioni, memoria dell'avvento delle artiglierie.
Il castello si sviluppa principalmente su tre livelli: la quota della "sala d'Armi" comprendente le prigioni, la sala d'Armi, il refettorio e la cisterna, collegati tra loro da percorsi irregolari di scalini in pietra e laterizio.
La quota "piazza d'Armi" comprendente il nucleo originario del sistema difensivo, con la piazza delimitata a nord ed ad est dall'edificio. Gli ambienti che si sviluppano a questo livello sono ampi ed è riconoscibile l'ambiente interno del mastio al quale si accede attraverso un portale risalente al XIX secolo costruito in laterizio. In numerose sale, dopo in recente restauro, sono state rinvenute decorazioni su intonaco risalenti alla seconda metà del 1700.
Il terzo livello, al quale si accedeva attraverso un passaggio ricavato nella muratura del mastio è meno ricco di testimonianze fatta eccezione del portale in pietra che conclude il passaggio verticale sopraccitato.
Dirimpetto a Rossena, sorge isolata la quadrangolare Torre di Rossenella, su un picco roccioso che domina l'oasi di Campotrera, a conferma del gran sistema difensivo che circondava il più importante castello di Canossa. Essa costituisce, oggi, uno dei manufatti più interessanti dell'Appennino Reggiano perché, non alterata da successive integrazioni murarie riesce a denunciare la sua connotazione originaria.
Immediatamente a valle della rocca, nel suo fianco orientale, è situato l'omonimo borgo, costituito da una duplice schiera di fabbricati eretti a lato della strada maestra; le molteplici ristrutturazioni non hanno impedito la conservazione di qualche traccia delle originarie vecchie costruzioni: si segnala una casa a torre capitozzata e un frammento di paramento murario realizzato con la tecnica medievale dei blocchi di pietra disposti in corsi paralleli.